La camicia, indumento maschile per eccellenza, ha origini molto antiche. Già in tarda epoca romana, sotto forma di veste in lino o in bisso, era indossata ben nascosta sotto alla tunica.
Per tutto il Cinquecento continuò ad essere utilizzata come indumento intimo, infatti, veniva indossata durante i bagni, oppure per proteggere il corpo dai pesanti tessuti o da abiti poco puliti. Nel Seicento, grazie all'aggiunta del pizzo come elemento decorativo, divenne un mezzo di distinzione tra aristocrazia e plebe, la quale spesso la indossava come unico abito.
Già nell'Ottocento, grazie anche a Lord Brummel, iniziò ad istituzionalizzarsi come indumento ufficiale da vero gentlemen e ad assumere la forma che ha mantenuto fino ad oggi: con l'allacciatura davanti. Fino ad allora la camicia assomigliava ad una blusa, infatti veniva infilata dalla testa.
Il colletto non presentava risvolti, era cioè corto e verticale, alla coreana diremmo oggi, e spesso veniva coperto da un lembo lungo di stoffa, un'acerba cravatta, generalmente bianca di lino, pizzo e ricami.
La camicia bianca simboleggiava anche ricchezza economica o intellettuale, era adottata da coloro che non ne avrebbero compromesso, col loro lavoro, il candore.
Il bianco ha mantenuto fino ad oggi quel ruolo di solennità e istituzionalità, nelle occasioni formali o ufficiali i classici completi maschili prevedono la camicia bianca oltre che la giacca, così da preservare ancora la sua origine da indumento intimo.
Adesso è diventata rock, grunge, casual, country, si può indossare anche senza giacca e in qualsiasi occasione, pensate ad Obama, molto spesso nei suoi discorsi si spoglia della sua giacca per rimanere in camicia (che addirittura arrocciola sulle braccia!).
La texture a quadri nacque per camuffare e nascondere le macchie, permettendo anche ai lavoratori e agli artigiani di indossare questo indumento. La camicia colorata ha la stessa funzione, per renderla più elegante e versatile il colletto e i polsini sono stati mantenuti bianchi.
Dagli anni Trenta invece il colletto più diffuso divenne quello rovesciato, confinando l'uso di quello alla coreana solo a smoking e frac.
Mentre il taschino comparve per sostituire il panciotto, che venne via via abbandonato. Ovviamente, specifichiamo, la sua funzione è prettamente estetica, se lo riempiste con carte, cellulare, occhiali, portafogli o sigarette rovinereste tutta la silhouette del vostro petto e della vostra camicia!
Il colletto non presentava risvolti, era cioè corto e verticale, alla coreana diremmo oggi, e spesso veniva coperto da un lembo lungo di stoffa, un'acerba cravatta, generalmente bianca di lino, pizzo e ricami.
La camicia bianca simboleggiava anche ricchezza economica o intellettuale, era adottata da coloro che non ne avrebbero compromesso, col loro lavoro, il candore.
Il bianco ha mantenuto fino ad oggi quel ruolo di solennità e istituzionalità, nelle occasioni formali o ufficiali i classici completi maschili prevedono la camicia bianca oltre che la giacca, così da preservare ancora la sua origine da indumento intimo.
Adesso è diventata rock, grunge, casual, country, si può indossare anche senza giacca e in qualsiasi occasione, pensate ad Obama, molto spesso nei suoi discorsi si spoglia della sua giacca per rimanere in camicia (che addirittura arrocciola sulle braccia!).
La texture a quadri nacque per camuffare e nascondere le macchie, permettendo anche ai lavoratori e agli artigiani di indossare questo indumento. La camicia colorata ha la stessa funzione, per renderla più elegante e versatile il colletto e i polsini sono stati mantenuti bianchi.
Dagli anni Trenta invece il colletto più diffuso divenne quello rovesciato, confinando l'uso di quello alla coreana solo a smoking e frac.
Mentre il taschino comparve per sostituire il panciotto, che venne via via abbandonato. Ovviamente, specifichiamo, la sua funzione è prettamente estetica, se lo riempiste con carte, cellulare, occhiali, portafogli o sigarette rovinereste tutta la silhouette del vostro petto e della vostra camicia!
Prima di passare in rassegna la tipologia dei colletti, qual è il trucchetto per scegliere il colletto ad hoc?
Non deve essere nè troppo stretto nè troppo largo, deve aderire precisamente al collo, se tra la pelle del collo e la camicia passa un dito il colletto è perfetto per voi!
Inoltre se avete un collo corto evitate i colletti a doppio bottone e se siete un pò in carne evitate quelli a punte larghe.
Il bordo esterno del colletto, come le sue punte, devono essere sempre coperti dal risvolto della giacca, un colletto a punte larghe rispetterà egregiamente questa regola, uno a punte strette no.
Inoltre nella zona della nuca il colletto della camicia non deve essere nascosto dalla giacca.
Non deve essere nè troppo stretto nè troppo largo, deve aderire precisamente al collo, se tra la pelle del collo e la camicia passa un dito il colletto è perfetto per voi!
Inoltre se avete un collo corto evitate i colletti a doppio bottone e se siete un pò in carne evitate quelli a punte larghe.
Il bordo esterno del colletto, come le sue punte, devono essere sempre coperti dal risvolto della giacca, un colletto a punte larghe rispetterà egregiamente questa regola, uno a punte strette no.
Inoltre nella zona della nuca il colletto della camicia non deve essere nascosto dalla giacca.
Le tipologie principali di polsino sono tre: classico, a due bottoni e alla francese.
Tutti e tre possono essere smussati, rotondi o dritti.
E' bene che il polsino spunti di un centimetro dalla giacca affinché le braccia sembrino più lunghe e slanciate.
Tutti e tre possono essere smussati, rotondi o dritti.
E' bene che il polsino spunti di un centimetro dalla giacca affinché le braccia sembrino più lunghe e slanciate.
Alcuni dei tessuti principali con cui vengono tessute le camicie sono:
Popeline, Lino, Seta, Oxford, Piqué, Flanella, Viyella, Cotone (Sea Island), Jeans, Twill.
Fonti:
Bernhard Roetzel, Il Gentleman - Manuale dell'eleganza maschile, Gribaudo, 2009Enzo Miccio, L'eleganza del maschio, Rizzoli, 2013
www.wikipedia.com
http://www.bfshop.it/camicia/introduzione.html
http://www.basiliotailoring.it/
Popeline, Lino, Seta, Oxford, Piqué, Flanella, Viyella, Cotone (Sea Island), Jeans, Twill.
Fonti:
Bernhard Roetzel, Il Gentleman - Manuale dell'eleganza maschile, Gribaudo, 2009Enzo Miccio, L'eleganza del maschio, Rizzoli, 2013
www.wikipedia.com
http://www.bfshop.it/camicia/introduzione.html
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